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Pump and Dump: truffa finanziaria sul web

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L’arresto di Craig Auringer a Milano, qualche giorno fa, ha posto nuovamente tanta attenzione sul fenomeno “Pump and Dump”, una tipologia di truffa finanziaria che operatori senza scrupoli continuano ad attuare attraverso internet.

Cos’è e come funziona la truffa “Pump and Dump”

Cerchiamo di capire di cosa si tratta, come funziona, se è possibile riconoscere questa truffa e come si è svolta l’operazione messa in atto da Craig Auringer.

Il Pump and Dump, è una tipologia di frode che consiste nel far lievitare il prezzo di un’azione, di un asset o di una criptovaluta in modo artificioso con l’obiettivo di vendere l’asset acquistato ad un prezzo superiore al suo valore reale. E’ stato lo stesso sito della Borsa Italiana che ha voluto mettere l’accento su questa truffa e già il nome dà esattamente il senso di come si svolge questo tipo di operazione: si fa gonfiare in maniera artificiosa il prezzo di un’azione a bassa capitalizzazione, una cosiddetta penny stock, per poi rivendere, in un secondo momento, gli stessi titoli ad un prezzo superiore.

“Pump and Dump”: cenni storici

Questa truffa è una delle forme più antiche di frode di mercato, una sorta di “grande classico” che fino a qualche tempo fa veniva attuata attraverso il telefono. Questo tema è trattato, tra i vari, in parte anche nel famosissimo film, diretto da Martin Scorsese nel 2013, “The Wolf of Wall Street” e con protagonista Leonardo Di Caprio.

Trattava della storia vera di Jordan Belfort che aveva fondato una società di brokeraggio, la Stratton Oakmont e, insieme al suo socio, visti gli scarsi volumi della società, iniziò a comprare azioni per determinarne un forte rialzo ed invogliare gli investitori ad acquistare anche loro, facendo salire ancora di più il prezzo. A questa fase di pompaggio, seguiva quella conseguente dello “sgonfiaggio” delle quotazioni, per la vendita delle azioni da parte degli organizzatori della frode, per cui gli investitori si ritrovano con dei titoli che, correttamente, tornavano al loro livello originario o addirittura più basso.

Truffa finanziaria nel mondo di internet

Con l’avvento di internet, i truffatori organizzano questa frode in maniera più vasta perché hanno la possibilità di raggiungere via mail o con i social un numero superiore di utenti a cui proporre “l’affare”.

Come funziona la truffa oggi

Si presentano solitamente come una società di consulenza finanziaria, o non meglio definiti, esperti di settore facendo riferimento a dei titoli azionari appetibili dal punto di vista della redditività, che chiaramente hanno acquistato in anticipo.

L’investitore, una volta ricevuta la mail e valutata personalmente la vantaggiosità dell’offerta, si affretta ad acquistare, spingendo ancora di più il titolo e facendo il gioco dei truffatori. Il finale lo conosciamo già: una volta raggiunta una quotazione soddisfacente, l’artefice della frode vende e le vittime rimangono con un pugno di mosche in mano.

Come riconoscere ed evitare la truffa Pump and Dump

Esiste un modo per riconoscere questa truffa per non essere tra le vittime?

Purtroppo dietro queste truffe si celano quasi sempre, delle organizzazioni criminali a livello internazionale con la sede in vari paradisi fiscali, come è stato appurato dalle autorità per la tutela dei mercati finanziari.

Per identificare questa tipologia di truffa, bisogna innanzitutto essere molto attenti ai messaggi che si ricevono nella posta elettronica, perché è molto poco probabile che informazioni così importanti arrivino di punto in bianco via mail da indirizzi sconosciuti oppure da dei presunti esperti o delle società di consulenza che li postano tranquillamente sui loro canali social.

Va subito messa in chiaro una cosa ovvia agli esperti ma che spesso sfugge a chi non fa parte del mondo degli investimenti: è difficile, se non impossibile che la maggior parte dei comuni mortali possano ottenere in maniera così semplice, spesso senza fare assolutamente niente, delle notizie riservate e qualche volta sconosciute agli stessi operatori di mercato perché nessuno regala niente in nessun settore, meno che mai nel mondo della finanza.

Inoltre,  ad inviare le email, sono degli spammer professionisti. Tecnici quindi che sanno molto bene quali tasti devono spingere per ottimizzare l’impatto dello spamming, ed un primo indizio che ci troviamo di fronte ad un inganno può essere lo stesso oggetto della mail che è riconoscibile perché viene denominato in maniera curiosa.

Consigli utili

Il mio consiglio è quello di cancellare immediatamente. Anzi, bisognerebbe evitare che arrivino sulla propria casella di posta e quindi la cosa migliore da fare è installare un software in grado di bloccarli prima.

Nel caso invece si sia già caduti nella trappola, per evitare di sperperare altro denaro e di recuperare quello speso, bisogna rivolgersi e farsi assistere da uno studio legale che possa querelare la società promotrice della vendita delle azioni, intimandole il risarcimento dei soldi spesi.

Purtroppo però la maggior parte delle volte non ci si riesce, in quanto i truffatori sono molto scaltri ed altrettanto bravi a far sparire il denaro immediatamente.

Uno dei veicoli preferiti per perpetrare la truffa Pump and Dump è il mercato delle criptovalute, soprattutto quelle poco scambiate, dove vigono regole non molto chiare e di difficile applicazione per le autorità di regolamentazione. E’ molto facile riconoscere la frode quando è già stata attuata ma non c’è più niente da fare mentre è molto più importante saperne cogliere i segnali prima di rimanere invischiati.

Il caso Craig Auringer: una storia contemporanea vera

Qualche giorno fa è tornata alla ribalta l’operazione Pump and Dump messa in atto da Craig Auringer. L’uomo d’affari canadese cinquantaduenne e residente in Inghilterra è stato infatti arrestato a Milano davanti all’albergo in cui soggiornava, su un mandato di cattura della Procura di New York ed è in attesa di essere estradato negli Usa. Era ricercato per truffa internazionale, l’accusa è quella di aver frodato migliaia di investitori sul mercato globale, generando una manipolazione del mercato societario statunitense che avrebbe fruttato oltre 100 milioni di dollari in proventi illeciti. Oltre a lui, per questa maxi truffa, la Corte federale di Manhattan ha indagato anche altre 10 persone residenti in Canada, Regno Unito, Bulgaria, Spagna, Monaco, Turchia e Bahamas, tutti facenti parte di una banda d’affari denominata International Stock Manipulation Ring.

Secondo la magistratura hanno messo in atto un’operazione di Pump & Dump in grande stile: in una prima fase hanno preso il controllo di una grande maggioranza di azioni di alcune società quotate in borsa che sono state negoziate sul mercato over-the-counter, il cosiddetto OTC, negli Stati Uniti.

Poi hanno provveduto a gonfiarne in maniera artificiosa il prezzo e ad aumentare il volume degli scambi tramite degli affari coordinati, finanziando delle campagne di promozione false e soprattutto fuorvianti. Infine le hanno rivendute quando erano ai massimi livelli, facendo finire sul lastrico gli investitori.

Una volta esplosa la bolla, per nascondere la fonte delle rendite e l’identità dei beneficiari, hanno subito provveduto a riciclare i proventi.

Cosa fare prima di investire

Ecco perché, ogni volta che potrò, continuerò a dare il consiglio, qualora si voglia entrare in questo mondo, di farsi affiancare da professionisti riconosciuti. Questa tipologia di truffa è solo una delle tante in cui si può incappare: intorno al settore finanziario gravitano tantissimi mistificatori e figure ambigue, spesso dannose.

Ritornando invece al discorso accennato prima sulle criptovalute, nel caso si voglia investire su di esse è doveroso affidarsi a delle piattaforme o dei broker regolamentati.

Vista la curiosità e l’interesse nei confronti di questo settore soprattutto da parte dei neofiti, è bene dare alcune informazioni sui passi da compiere per evitare truffe come il Pump and Dump.

Prima di fare un qualsiasi investimento, è bene fare delle ricerche ed assumere quante più notizie è possibile perché, se l’oggetto dell’investimento è poco conosciuto o viene pubblicizzato da sconosciuti, è meglio evitarlo. Cercare il token, leggere il suo white paper e scoprire quali sono gli obiettivi della criptovaluta, sono i primi passi da compiere. Inoltre è molto importante, qualora il token sia già in circolazione, che il progetto abbia un proprio sito ed una presenza attiva sui social media, così da poter verificare direttamente alla fonte se è presente uno sviluppo ed uno scopo dai benefici realistici perché, mancando solo una di queste due condizioni, è meglio cambiare investimento.

Giulio Benvenuti
Sono fondatore di un hedge fund e fornisco consulenza sulla creazione e sviluppo di hedge fund e veicoli d’investimento con sottostante finanziario, real asset e private Equity / Venture Capital.

Dopo aver lavorato diversi anni in due tra le principali reti di consulenza finanziaria in Italia, ho avviato un attività in proprio fornendo in modo indipendente advisory finanziaria e specializzando le mie competenze negli hedge fund.
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