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Quando è nato il primo catalogo Ikea

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La storia di Ikea e del suo fondatore Ingvar Kamprad

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Bisogna conoscere la storia dell’Ikea e del suo fondatore Ingvar Kamprad per capire appieno quanto la nascita e l’espansione di quest’azienda in tutto il mondo abbia rivoluzionato il mercato dell’arredamento. Ikea si ama oppure si odia, a prescindere da quanto sia di proprio gradimento o meno, è impossibile però non riconoscere la bontà dell’intuizione del suo creatore che ha rivoluzionato e sbaragliato il mercato dell’arredamento.

L’Ikea è stata concepita con l’obiettivo di fornire ai propri clienti dei prodotti moderni che potessero offrire, a prezzi molto competitivi, nello stesso tempo estetica e funzionalità, migliorando così la loro quotidianità.

Attraverso una mirata pianificazione della “shopping experience”, realizzata con lo scopo di trasmetterne i valori e di coinvolgere direttamente i potenziali acquirenti, ha rappresentato e ancora rappresenta un’evoluzione culturale che spinge verso l’abbandono degli orpelli in favore della praticità, della sostenibilità e di un design semplice e limitato al minimo.

Proprio la progettazione di arredi minimalisti ispirati al design venduti a prezzi contenuti, è stata la chiave del successo dell’Ikea perché l’ha resa democratica ed accessibile a tutti, a prescindere se a prevalere nella scelta dei consumatori di usufruire di questa grande catena sia stata la libera iniziativa o la standardizzazione.

Ikea con il suo modo di proporre i suoi prodotti ha incoraggiato nei suoi clienti allo stesso tempo creatività e senso dell’ordine, invitandoli da un lato a partecipare attivamente all’acquisto e dall’altro guidandoli con le frecce direzionali a visitare e conoscere ogni angolo dello store.

Nel corso del tempo poi, i negozi Ikea si sono evoluti e recarsi in un qualsiasi loro punto vendita non viene considerata più solo una necessità ma un momento di svago per tutta la famiglia: oltre a dei consulenti esperti per chiedere dei suggerimenti su come ottimizzare gli spazi ed usare al meglio gli arredi, all’interno sono presenti un bar, un ristorante dove mangiare specialità svedesi, un reparto gastronomia dove acquistare i prodotti tipici e persino una grande area giochi per i bambini con degli animatori a disposizione.

Store ikea, esperienza per la famiglia

Quando è nata Ikea e perché?

L’Ikea nasce nel 1943 ad Älmhult, una cittadina che a quei tempi era solo un villaggio di campagna, situata nella contea di Kronoberg nella Svezia meridionale. Il suo fondatore, Ingvar Kamprad, all’epoca aveva 17 anni e aprì questo stabilimento, pagandolo con i soldi ricevuti dal padre che lo aveva ricompensato per aver ricevuto dei buoni voti a scuola, pur essendo dislessico.

Chiamò questa piccola fabbrica Ikea, un acronimo nato dalla fusione delle sue iniziali  con i luoghi importanti della sua vita: Elmtaryd, la fattoria dove era cresciuto ed Agunnaryd, il villaggio vicino.

Quando venne costituita, la ditta era specializzata nella vendita per corrispondenza di prodotti di uso quotidiano come fiammiferi, penne, orologi, decorazioni e bustine di semi, solo nel 1947 entrarono a far parte dell’assortimento i mobili, che lui comprava da dei produttori locali e rivendeva sempre per corrispondenza. Almhult, come si diceva, era una città che all’epoca si trovava in una zona piuttosto lontana dai più rinomati centri abitati della Svezia e, per questo, era molto difficile da raggiungere soprattutto per quei potenziali clienti che arrivavano dalle città più grandi.

Il primo catalogo Ikea

Nacque così nel 1951, da questa esigenza concreta, l’idea di creare un catalogo IKEA gratuito e di distribuirlo porta a porta: scelta questa che solo in un secondo momento è diventata una illuminata operazione di marketing che nel corso degli anni è stata distribuita in maniera capillare, raggiungendo 62 edizioni e 29 lingue e che nel 2013 solo in Italia ha avuto una tiratura di 16 milioni di copie.

Un catalogo che diventò il canale di comunicazione principale dell’azienda, che preferì, affidandosi al passaparola, non utilizzare mezzi di comunicazione di massa quali radio, giornali e la neonata TV. Questa versione cartacea dal 2019 è stata sostituita da quella on line ed è stata riproposta solo in occasione del 70° anniversario della sua nascita in una edizione limitata di 2 milioni di copie.

Nel 1955 i produttori locali dai quali si riforniva iniziarono a boicottare IKEA, protestando per i prezzi troppo bassi che costrinse Kamprad ad iniziare a progettare gli oggetti internamente. In un primo tempo la sua idea fu quella di replicare i tavoli da cucina dello zio Ernst, poi però si accorse che, diversificando la produzione, avrebbe potuto offrire ai suoi clienti delle soluzioni più vantaggiose e complete.

La sua filosofia di vendita però è sempre rimasta la stessa: realizzare prodotti con una buona funzionalità ed con un design accattivante a prezzi contenuti perché, per il suo modo di ragionare, era inconcepibile che le cose belle fossero a disposizione solo di quei pochi acquirenti che se le potevano permettere.

Rimaneva infine il problema delle spedizioni, perché spedire grandi mobili era difficile e costoso e Kamprad lo risolse, guardando un suo dipendente indaffarato a smontare un tavolo per caricarlo nella macchina di un cliente, escogitando l’idea di spedire i mobili smontati e confezionati in pacchi piatti che occupassero poco spazio.

Per capire meglio lo spirito e la filosofia che ha contraddistinto il fenomeno Ikea sin dalla sua nascita che da piccola realtà è diventata una multinazionale di proporzioni stratosferiche, voglio ricordare alcune massime del suo fondatore e proprietario Ingvar Kamprad:

  • lo spirito di IKEA è la sua forza. La semplicità è la nostra forza e caratterizza tutte le attività della nostra azienda.
  • Disegnare un tavolo da 1000$ non è affatto difficile per un designer ma disegnarne uno buono e funzionale per soli 50$ è ancora meglio.
  • Lo spreco di risorse è il peccato più grande che IKEA possa commettere.
  • Il veleno più pericoloso è il sentimento di essere arrivati. L’antidoto è pensare a come potersi migliorare.

catalogo Ikea

Chi è Igvar Kamprad fondatore e proprietario di Ikea?

Ingvar Kamprad nasce il il 30 marzo 1926 a Pjätteryd, antico villaggio rurale che oggi fa parte del comune di Älmhult, nella provincia dello Småland. Il suo istinto imprenditoriale inizia a manifestarsi fin da bambino: all’età di 5 anni infatti comincia a vendere fiammiferi, creandosi una reputazione tale che tutto il quartiere inizia a richiedere i suoi prodotti. Comprendendone le potenzialità, Ingvar, incominciò ad acquistare grandi quantità di fiammiferi presso una fabbrica di Stoccolma, che li vendeva ad un prezzo più basso, in modo da aumentare i suoi margini di guadagno, avviando così un vero e proprio business.

A dieci anni iniziò a vendere anche decorazioni natalizie, pesce e matite, calze di nylon, orologi e cornici, percorrendo su e giù il proprio quartiere in sella ad una bicicletta.

A soli 17 anni fonda l’Ikea e, quando iniziò ad avere i primi successi, spostò la produzione in un luogo più grande ad Älmhult. La stessa politica dei bassi costi esposti sul catalogo che aveva contribuito alle sue prime fortune generò però nei clienti dello scetticismo sulla qualità dei suoi articoli e quindi nel 1953 realizzò uno showroom dove le persone potessero vedere e provare i prodotti prima di ordinarli: nacque così il primo negozio Ikea nel 1958.

Nel ricordo di un’infanzia vissuta in una regione povera della Svezia dove la vita era frugale, fatta di stenti e di duro lavoro, ha sempre condotto un’esistenza semplice e sobria, nonostante fosse un uomo d’affari molto brillante.

Si definiva “uno scozzese di Svezia” per la sua parsimonia nella gestione del denaro: evitava di cenare nei ristoranti costosi, si muoveva con una vecchia Volvo, volava in classe economica, incoraggiava i dipendenti IKEA a scrivere sempre su tutti e due i lati di un foglio ed è passata alla storia la sua frase “si può ancora usare“ riferendosi al nastro inaugurale che aveva raccolto, ripiegato e riconsegnato al sindaco, in occasione dell’inaugurazione di una statua a lui intitolata in Svezia.

Per motivi fiscali nel 1976 si trasferisce in Svizzera dove rimane fino al 2014 quando ritorna nella sua amata terra natia; convive tutta la vita con la discalculia, un disturbo che lo porterà a dare ai suoi mobili dei nomi legati ai Paesi scandinavi invece che dei numeri. Ebbe anche grandi problemi di alcolismo per cui ricorre a cure periodiche.

Commette anche delle sciocchezze di cui si pentirà amaramente, entrando a far parte nel 1942 del gruppo filo-nazista Nuovo Movimento Svedese di Per di Engdah e contribuendo al reclutamento di nuovi membri fino al 1945 quando ne uscì definitivamente. Si sposò molto presto e con la prima moglie adottò una bambina di nome Annika; separatosi altrettanto velocemente, all’età di 20 anni passò a seconde nozze ed ebbe 3 figli ai quali nel 2012 lasciò la guida dell’azienda.

Muore nel 2018 all’età di 91 anni nel suo Comune natale di di Älmhult.

E’ stato considerato uno degli uomini più ricchi del mondo, nel 2007 ha raggiunto il quarto posto della classifica Forbes degli imprenditori più facoltosi con un patrimonio complessivo che si aggirava sui 33 miliardi di dollari mentre venne calcolato che, prima di morire, i suoi beni ammontassero a 53 miliardi di dollari.  

negozi ikea nel mondo

Quanti Ikea ci sono nel mondo?

Nel mondo fino al 2021 sono stati contati 445 negozi Ikea dislocati in oltre 50 Paesi. Dopo il primo punto vendita di Älmhult del 1958, Ikea uscì per la prima volta fuori dai confini svedesi nel 1963, inaugurando un magazzino ad Oslo.

Nel 1965, nei suoi negozi, accanto a quello dedicato ai mobili, venne inaugurato uno spazio destinato ai complementi d’arredo, con un vasto assortimento di lampade, cornici, poster ed altri articoli di vario genere che ancora oggi è presente in ogni store.

Nel 1969 apre in Danimarca e nel 1973 si proietta fuori dai Paesi Scandinavi, inaugurando il suo primo negozio in Svizzera a Spreitenbach nel distretto di Baden. Da qui inizia il suo processo di espansione mondiale, raggiungendo nel corso degli anni ‘70 Paesi come il Giappone e la Germania nel 1974, il Canada, l’Australia, Hong Kong un anno dopo e Singapore nel 1978.

Diffusione che continuerà senza sosta negli anni ‘80 con le aperture in Spagna e Francia nel 1981, nel 1984 in Belgio, un anno dopo negli Stati Uniti, nel Regno Unito nel 1987 ed infine nel 1989 in Italia.

Negli anni ‘90 ha inaugurato i suoi store in alcuni Paesi dell’est Europa, in Cina e negli Emirati Arabi mentre nei primi anni duemila è approdata in Russia, Grecia, Israele e Portogallo.

Negli anni successivi fino ad arrivare ad oggi, i negozi Ikea sono arrivati ormai ovunque ed hanno raggiunto Stati come Lettonia, Malesia, Repubblica Dominicana, Kuwait e molti altri per arrivare ai 445 certificati in tutto il mondo. La Nazione che ha il maggior numero di store Ikea è la Germania con 46 punti vendita, al secondo posto gli Stati Uniti con 38 mentre in Svezia se ne contano 18.

I negozi Ikea dislocati nella nostra penisola sono attualmente 24 ed il primo punto vendita fu quello di Cinisello Balsamo, negozio che poi è stato successivamente trasferito a Carugate, nella provincia di Milano.

Sempre a Milano è stato inaugurato a settembre 2019 il primo Nap Bar Ikea, uno spazio multisensoriale in cui celebrare l’importanza del sonno e del riposo.

Infine una curiosità che conoscono solo gli addetti ai lavori: nonostante i mobili e gli arredamenti siano interamente progettati in Svezia, i prodotti arrivano da 53 Paesi diversi nel Mondo e l’Italia è il terzo paese, dopo Cina e Polonia, da cui Ikea acquista le materie prime utilizzate per la produzione degli arredi: sono infatti 24 i fornitori italiani da cui Ikea si approvvigiona.

Giulio Benvenuti
Sono fondatore di un hedge fund e fornisco consulenza sulla creazione e sviluppo di hedge fund e veicoli d’investimento con sottostante finanziario, real asset e private Equity / Venture Capital.

Dopo aver lavorato diversi anni in due tra le principali reti di consulenza finanziaria in Italia, ho avviato un attività in proprio fornendo in modo indipendente advisory finanziaria e specializzando le mie competenze negli hedge fund.
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